La giornata dedicata alla Juventus ha assunto una rilevanza straordinaria in tutti i suoi aspetti. Non si è trattato soltanto dell’impegno dei bianconeri sul campo contro l’Empoli, ma soprattutto dell’evento cruciale che si è svolto all’interno del tribunale della Corte Federale d’Appello. Quest’ultima è stata chiamata a rivedere per l’ennesima volta la classifica del campionato e, auspicabilmente, a porre una definitiva conclusione alla complessa questione delle plusvalenze. I giudici, riuniti sin dalle prime ore del mattino, si trovano di fronte al delicato compito di determinare l’entità della penalizzazione da infliggere alla Juventus, dopo la richiesta di riconsiderazione del Collegio di Garanzia del CONI.

La Procura federale, guidata da Chiné, ha avanzato la richiesta di una penalizzazione di 11 punti e l’inibizione di 8 mesi per i dirigenti coinvolti. Nel precedente processo, nonostante la richiesta di -9 punti avanzata da Chiné, la Juventus aveva subito la decurtazione di ben 15 punti.

È importante procedere con ordine e soffermarsi sul principio di afflittività, che rappresenta il fulcro di questa vicenda. Affinché una penalizzazione possa raggiungere il suo scopo, deve essere di natura punitiva. Nel caso specifico, ciò significa che deve relegare la Juventus al di fuori dei primi quattro posti, necessari per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. In tal senso, sembra logico supporre che nella nuova classifica la Juventus sia retrocessa dietro al Milan, attualmente in quinta posizione.

Per ottenere questo risultato, in teoria sarebbe sufficiente una penalizzazione di nove punti – tenendo conto di una potenziale vittoria della Juventus nella partita di stasera – ma è possibile che ciò non basti per consentire ai bianconeri di sorpassare nuovamente i rossoneri nelle giornate rimanenti, soprattutto considerando che la Juventus avrà un confronto diretto con il Milan nello scontro imminente allo Stadium.

Da ciò deriva la sensazione che il “rimborso” richiesto dal Collegio di Garanzia possa essere minimale, si potrebbe parlare di una riduzione di soli quattro punti in base alla richiesta avanzata dall’accusa. Tuttavia, va sottolineato che ogni decisione adottata avrà conseguenze significative per la Juventus e per l’intero campionato, influenzando non solo la classifica attuale, ma anche le prospettive future della squadra e la sua partecipazione alle competizioni europee.

La giornata dedicata alla Juventus si è rivelata un evento di enorme importanza, caratterizzata da sviluppi significativi in diversi ambiti. Non solo sul terreno di gioco, dove i bianconeri hanno affrontato con impegno l’Empoli, ma soprattutto all’interno del tribunale della Corte Federale d’Appello. Questo organo giudicante è stato chiamato ad affrontare una volta di più la complessa questione delle plusvalenze e a ridefinire la classifica del campionato, con l’obiettivo di porre una conclusione definitiva.

L’attenzione dei giudici è stata richiamata sin dalle prime ore del mattino, e il loro compito cruciale consiste nel determinare l’entità della penalizzazione da infliggere alla Juventus, in seguito alla richiesta di riconsiderazione presentata dal Collegio di Garanzia del CONI. La Procura federale, guidata da Chiné, ha chiesto una sanzione di 11 punti di penalizzazione e l’inibizione di 8 mesi per i dirigenti coinvolti. Nel precedente processo, nonostante la richiesta di -9 punti avanzata da Chiné, la Juventus aveva subito una decurtazione di ben 15 punti.

È fondamentale procedere con metodo e rispettare il principio di afflittività, che rappresenta un elemento centrale in questa vicenda. Affinché una penalizzazione abbia un effetto deterrente, essa deve essere severa e punitiva. Nel caso specifico, ciò implica che la Juventus sia esclusa dalla competizione per i primi quattro posti, che garantiscono la qualificazione alla prestigiosa Champions League. Pertanto, è ragionevole supporre che nella nuova classifica la Juventus venga retrocessa dietro al Milan, attualmente in quinta posizione.

Tuttavia, la penalizzazione necessaria per raggiungere questo risultato potrebbe non essere sufficiente se limitata a nove punti, tenendo conto di una potenziale vittoria della Juventus nella partita di stasera. È plausibile ipotizzare che, per superare nuovamente il Milan nelle giornate rimanenti, i bianconeri abbiano bisogno di un divario maggiore. Va considerato anche il fatto che la Juventus e il Milan si affronteranno direttamente allo Stadium nella prossima domenica, rendendo la situazione ancora più complessa.

Tutto ciò fa sorgere il dubbio che la “riduzione” richiesta dal Collegio di Garanzia possa essere minima, si potrebbe parlare di una diminuzione di soli quattro punti, secondo quanto proposto dall’accusa. Questa prospettiva, tuttavia, non deve far dimenticare l’importanza delle decisioni prese e le conseguenze che avranno non solo sulla Juventus, ma sull’intero panorama calcistico. Le determinazioni della Corte Federale d’Appello influenzeranno la classifica attuale, ma avranno anche un impatto significativo sul futuro della squadra e sulle sue aspirazioni di partecipare alle competizioni europee.

Di Christian Marchese

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